Da dove guardo il mondo

Scoglio o pietra spiaggia
o caverna

rocce sporgenti e scogliere spezzate
frontiere che avanzano ed emigrano

isole come madri
con gli uomini addosso

sopra di loro sono nati gli dei

in mezzo al mare
in mezzo al niente

Isole erose dall’essere sole Mito
di voi niente è stato un mai qualunque

sopra le isole la luna e le maree
mi contano i giorni e gli anni

il sole le stagioni
tra la quiete della penombra vive l’amore

così i muri scalcinati
e la ruggine dei chiodi ai quadri appesi

e lo stridio delle porte tra le pareti
contano degli uomini i passi

Tra i cortili imbiancati e nei giardini
di gelsi e di uva e fichi e melograni

arriva il fuggiasco inatteso
Sopra le isole naufragano gli angeli

E ogni libro è un naufrago tra le stanze vuote
tra la polvere della terra e il sale della brezza

i libri rivelano le distanze e gli abbandoni
contengono il viaggio e l’attesa

E così le onde ritornano
e i luoghi lontani di un punto qualunque della terra

le isole sono delle streghe e delle muse e dei veggenti
degli eroi omerici e dei poeti

c’è in loro una vita segreta
il posto sovversivo la frattura del tempo

Sopra le isole si parla con i muri
e il vento li attraversa

una terra per i miei pensieri di minerali
di terra e di astri di acqua e di vino

una scogliera liscia da secoli di tempesta
è una casa

dove la vita è senza un appuntamento
l’ inizio infinito per i devoti della terra.

Pubblicato su h24notizie.com

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