Nella calura arsa di maggio
sul mare greco crepuscolare
scivolano i venti fremono le onde
qui Socrate conosce Platone
io incontro Epicuro
Ulisse bacia Nausicaa sopra onde marine
ho abbracciato il fato con ribellione
una schiera di visioni erranti mi appartiene
fanno di me il loro porto o sono io il Caino
esposto ai venti e ad ogni sorte
senza che me ne dolga, anzi
la mia esistenza è una lontananza
dimensione di pietre e parole masticate
per sponde mediterranee
libero
il mio corpo e io siamo il tempo
l’anarchia è condizione di viaggio
come tutto in questo teatro
un bicchiere di vino è mare senza traccia
Dicembre 2024 L M M G V S D 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 -
Pagine
- Home
- Arte
- Bastimenti dei nonni
- Cibo per navigare
- Diario di bordo
- Il rifugio mediterraneo
- Ipotesi
- Le mie letture
- Mediterraneo i luoghi del mito
- Mostre fotografiche
- Pagine Tangerine
- Passaggi televisivi
- Poesie
- Presentazioni
- Pubblicazioni
- Scritti
- Visioni dal Mondo
Blogroll
Meta