Ritorno alle 5 terre di Liguria

Ritorno alle Cinque terre di Liguria

mi son consegnato al silenzio di queste terre
amo perdermi nelle speranze dei luoghi
alla solitudine delle case e dei vicoli
al silenzio dell’incognito del precario

terre incantatrici come terre natie

sono tornato da Dublino
con Leopold Bloom camminavo tutto il giorno
Leopold continuava a dirmi
La soluzione a ogni cosa è l’amore
ma dubito che realmente lo pensasse
lui che fa di tutto per assomigliare ad Ulisse

sulle vie dell’acqua inesplicabile allora
incontrai le trappole al pensiero la fede e il caos
le mappe del passato la casa dove sono cresciuto
qui il tempo passò senza accorgersene
non ci fu realtà Itaca e oltre

quando tra rovine e naufragi spaesato
scesi su chi il ricordo conserva l’immagine del mio specchio
terre di Liguria

dai muri a secco osservo la crosta selvaggia degli scogli
la corteccia gentile della vite e nei grappoli le vene d’acqua
il sangue trasparente della vigna che ubriaca di virtù e di viaggio
come il pane raffermo di acciughe e sale seda la fame

da eremita del verbo mi riscaldo alle pietre dei muri a secco
e cammino nel silenzio dei passi
porto con me il vecchio orologio di un marinaio
i suoi pensieri la sua gioia
la giacca che indosso la guida
ogni passo un pensiero ogni attesa una lettera d’amore

poi scrivo

la poesia è la vita migliore del quotidiano
la poesia stordisce la poesia è salvifica
Omero ci ha lasciati da soli abbastanza
quanto era il nostro desiderio

in estate nuoto tra gli scisti argentei delle rive
sulla contorta e accatastata spigolosa costa
mi ferma la vita marina dei pesci e delle alghe
la luce di ritorno degli antichi abissi
le grotte marine dell’oscurità il tempo e la sua pietra

la sera sto a piedi nudi tra l’erba secca della falce
sopra i polverosi solchi della siccità di pietraie solitarie
sentieri dell’oblio arrampicati sul mare

negli orti marini ubriacanti
dove arriva solo la voce delle onde
una donna con un bambino lontano una vela spiegata

la nuda verità degli dei vigna e silenzio di vento
terra consolatrice terra di vita e misteri
dove sempre ritorno
esule di una patria marina persa

porto i suoi resti
scheletro d’isola grida marine grida primordiali

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